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L’estate 2022 è bollente non solo per le alte temperature che continuano a imperversare, ma anche per i forti disagi che si stanno verificando nel trasporto aereo e che interessano soprattutto i vettori low cost. Ma cosa fare in caso di volo cancellato all’ultimo momento? Ecco alcune informazioni da sapere per viaggiare tranquilli e sicuri e su come fare a chiedere eventuali rimborsi.

 

I DIRITTI DEI VIAGGIATORI

Intanto, partiamo dai diritti di consumatori e viaggiatori: esistono diversi regolamenti e normative che tutelano i passeggeri dei voli aerei, li potete trovare a questo link disponibile sul sito dedicato realizzato dal Codacons.

Tra le principali norme, ricordiamo il regolamento Ue 261/2004 che dà al passeggero il diritto a un indennizzo nel caso di cancellazione di un volo entro 14 giorni dalla data prevista (250 euro per tutte le tratte aeree inferiori o pari a 1500 km; 400 euro per i voli intracomunitari che superino i 1500 km e per tutte le altre tratte comprese tra 1500 e 3500 km; 600 euro per le tratte aeree superiori ai 3.500 Km al di fuori dell’Unione Europea) o alla riprotezione sul primo volo disponibile. Indennizzo che è previsto anche in caso di ritardo superiore alle tre ore (250, 400 o 600 euro in base alla lunghezza della tratta).

Tutti gli operatori del turismo organizzato, agenzie di viaggi e tour operator, stanno facendo il massimo per tutelare i clienti che comprano i pacchetti, con rimborsi, riprotezioni su altri voli, cambi di tratta, transfer ad hoc, soluzioni logistiche, e anche sostegno sul fronte legale. Anche il Gruppo Gattinoni è impegnato in prima linea su questo fronte: oltre al personale di tutte le agenzie del Gruppo, a disposizione dei viaggiatori, c’è un team di assistenza dedicato per le varie tipologie di prodotto acquistate e il servizio di emergenza attivo h24, i cui numeri di telefono e contatti sono indicati sui documenti di viaggio che si ricevono al momento dell’acquisto del pacchetto.

 

COSA STA SUCCEDENDO

Dopo due anni di stop forzato a causa della pandemia, quest’anno i volumi di viaggio sono tornati a crescere in maniera sensibile a livelli pre-Covid, ma il settore fatica a recuperare il personale, sia di terra sia di volo, che era stato drasticamente ridotto. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: da giugno, sono numerosi i voli cancellati anche all’ultimo momento e i disagi sui viaggiatori sono importanti. Questa situazione interessa tutta l’Europa e riguarda soprattutto le compagnie aeree low cost. Quindi, prima di prenotare, è bene dare un occhio alle compagnie aeree e agli aeroporti più a rischio: qui potete trovare la classifica degli aeroporti con i maggiori disagi, mentre qui c’è un approfondimento sulle compagnie aeree.

FTO, la Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio, ha duramente commentato la situazione: “Al di là dei ritardi e delle cancellazioni dei voli, la cosa più grave, direi vergognosa, è il modo in cui alcune compagnie aeree, soprattutto le low cost, gestiscono i cambi di orario o le soppressioni dei voli. È ora di finirla. Non è accettabile vedere calpestati i diritti dei viaggiatori in questa maniera, non è possibile che una tratta venga cancellata senza fornire alcuna informazione, magari quando il passeggero è già al gate di imbarco o addirittura è già seduto a bordo”, afferma il presidente di FTO Franco Gattinoni. “Così si rovina il turismo in ripartenza: non possiamo che chiedere con forza che tutti gli attori del settore rispettino le regole e le prerogative di chi viaggia. Le low cost non possono pensare di essere al di sopra della legge. Anche Enac, che ha un ruolo di vigilanza sull’applicazione della 261 del 2004, deve adoperarsi per l’osservanza delle norme, elemento chiave per il buon funzionamento del mercato. In questo scenario difficile, vogliamo invece mostrare apprezzamento per gli aeroporti italiani che hanno dimostrato una capacità organizzativa molto più elevata di altri Paesi e hanno saputo ridurre le storture e gli inconvenienti legati al nuovo boom post-pandemia del traffico aereo”.