Il Gruppo Gattinoni, con la sua Onlus Un Mondo di Amici, rinnova il sostegno nel campo dell’istruzione all’associazione di promozione sociale Karibujua. Con la sua donazione contribuisce agli studi di due persone, un ragazzo e una ragazza del Kenya, per un intero anno scolastico (2023).
I nostri ragazzi sono:
– Halima Wanala dalla Mbulia Conservancy (tribù Taita). Frequenta la Mwakitawa Secondary School a Tausa. Attualmente è in Form 2 (secondo anno di 4) che ha iniziato a gennaio 2023.
– Issahka Mohamed Goricha, del villaggio di Odole (tribù Orma) nella Lower Tana Delta Conservancy. Frequenta anche lui il 1° trimestre del secondo anno (Form 2/Term 1) della Malindi Highschool.
Il 22 aprile i ragazzi hanno portato a termine il primo trimestre.
Karibujua è un’associazione di promozione sociale che contribuisce allo sviluppo dell’istruzione in tre regioni remote del Kenya: la Lower Tana Delta Conservancy , la Mbulua Conservancy (vicino al Parco Nazionale di Tsavo West) e la Olderkesi Conservancy, Masai Mara.
Karibujua ritiene che il diritto all’istruzione sia la chiave per cambiare e migliorare la propria vita e che lo scambio culturale e il rispetto nei confronti dell’altro siano la strada da percorrere per lo sviluppo individuale e collettivo.
La sua prima esperienza nel campo dell’istruzione e dello scambio culturale è stata nel 2010, con la costruzione di un piccolo asilo a Darga, nel Lower Tana Delta in Kenya. In quell’occasione, un gruppo di giovani italiani (tutti volontari) ebbe l’idea per la prima volta di portare non solo mattoni e banchi per arricchire la struttura, ma di realizzare anche attività e progetti funzionali per quelle realtà così lontane e isolate dell’Africa.
Da allora Karibujua ha perseguito ad operare su tre campi principali:
1 – Istruzione.
La missione di Karibujua è quella di selezionare e premiare studenti meritevoli attraverso borse di studio che consentono loro di frequentare la scuola superiore, garantendo loro per tutti e 4 gli anni le spese necessarie. Attraverso i progetti STUDENTI DAKTA, Karibujua ha dato la possibilità a ragazzi, impossibilitati economicamente, di frequentare la Scuola Secondaria, l’Università e scuole Professionali tramite borse di studio e altri supporti economici e logistici nella vita di tutti i giorni fino al raggiungimento della personale sostenibilità economica.
2 – Scambio culturale.
I giovani volontari Karibujua possono trascorrere un mese nelle scuole portando materiale scolastico, organizzando attività e contribuendo allo scambio tra volontari europei e studenti africani. I volontari visitano le scuole dei villaggi di zone isolate e vergini, svolgendo attività ludico-didattiche con ragazzi dai 6 ai 18 anni. Con il progetto OPEN YOUR MIND Karibujua ha voluto favorire l’assunzione di responsabilità da parte dei giovani nel proporre e progettare iniziative di interscambio di esperienze fra popoli e realtà di diversa origine e tradizione. I giovani affiancano i programmi scolastici locali con attività di animazione e strumenti interattivi (multimediali, teatrali, sportivi, ecc.) che favoriscono l’emergere dei talenti e delle doti individuali.
3 – Cura dell’ambiente.
Promuovere progetti sostenibili e il rispetto per la biodiversità, pensare e contribuire alla salvaguardia dell’ambiente sono valori fondamentali per tutti i progetti legati all’ambiente di Karibujua. Un esempio è stato il progetto Light up your Africa con il quale l’associazione ha portato in Kenya le lampade Little Sun (frutto del genio di un artista – Olafur Eliasson – e di un ingegnere – Frederik Ottesen), lampade che si ricaricano con energia solare in grado di dare luce fino a ben 10 ore, ma che, al tempo stesso, riducono anche l’uso nocivo di paraffina e kerosene. Con il progetto KaribuGarden, invece, Karibujua ha progettato e realizzato il primo orto nella scuola di Mbulia, utilizzando le tecniche della permacoltura, in equilibrio con la natura e con la volontà di ottimizzare il più possibile le risorse. Inoltre, ha realizzato borracce in metallo in modo da ridurre l’uso di plastica usa e getta e consentire ai ragazzi di riempirle per portare a casa un po’ di acqua potabile dalla scuola.